Energia, vanno all’asta gli utenti che non scelgono il libero mercato
Mancano nove mesi alla scadenza fissata per la fine della maggior tutela, ovvero il prezzo “calmierato” per le bollette di energia elettrica e gas. Dal primo luglio 2020 quella tutela decadrà: la novità di questi giorni è il fatto che i clienti che a quella data non saranno passati al mercato libero saranno messi all’asta.
Il nuovo regime, salvo modifiche, prevede i clienti saranno assegnati a un operatore, senza aver effettuato una scelta in base al prezzo.
Questo è quanto previsto dall'Arera, (l’Autorità per l’energia, acqua e i rifiuti)
Il cliente, del mercato tutelato, viene equiparato a quello che resta senza fornitore, e questo perché il contratto in tutela al primo luglio 2020 si considera estinto.
La stessa Arera a raccomandare un «percorso graduale», partendo prima con le medie imprese e solo in una seconda fase coinvolgendo nel processo anche le famiglie.
L'Ordinanza di Ingiunzione, che respinge un ricorso, deve essere motivata.
E' stato il Giudice di Pace di Napoli, richiamando la Cass.n. 519/2015 ha stabilirlo con la.SENTENZA_29634-2019..
Dal punto di vista procedimentale, la nuova class action si compone di tre fasi: la prima fase, per valutare l'ammissibilità della domanda; se la domanda è ritenuta ammissibile, la seconda fase per l'esame del merito sull'an, nella quale viene attribuita la prima facoltà di adesione all'azione di classe, entro un determinato termine, da parte di eventuali titolari di diritti individuali omogenei; se il merito è ritenuto fondato sull'an, la terza fase, nella quale viene attribuita anche una analoga seconda facoltà di adesione all'azione di classe delimitata nel tempo, per la quantificazione della pretesa risarcitoria rimessa alla preliminare valutazione di un c.d. rappresentante comune degli aderenti, che potrà essere accolta o respinta da un giudice delegato....class-action
L'Autorità garante delle Comunicazioni aveva chiesto agli operatori telefonici Wind-Tre, Fastweb, Vodafone e Tim di rimborsare i propri clienti dei giorni sottratti che erano circa 2-3 al mese a seguito della fatturazione a ventotto giorni. Era stato chiesto nel dettaglio di spostare in avanti l’addebito del mese in base ai giorni sottratti. Per questo il cliente non avrebbe dovuto pagare un mese circa di canone, ovviamente a seconda dei casi.
I quattro operatori telefonici, però, si sono opposti a tale regola facendo ricorso al Consiglio di Stato ed al Tar. L’Agcom ha quindi previsto che essi potranno offrire delle forme di compensazione alternativa a quella pecuniaria ai propri clienti. Qualora questi ultimi dovessero accettarle, però, perderanno in automatico la possibilità di ricevere il rimborso standard.
Le offerte alternative di Vodafone al rimborso
Vodafone propone come piano compensativo alternativo al rimborso per la fatturazione a 28 giorni 50 gigabyte di internet in 4G per 1 mese sulla sim card associata alla rete fissa nonché 5 voucher che si potranno scoprire collegandosi al sito voda.it/voucher. Chi chiederà i codici e l’attivazione dell’opzione perderà di fatto il diritto alla restituzione di quanto previsto dalla delibera dell’Agcom 269/18/Cons. Per poter attivare il piano compensativo, però, si dovrà rispondere al messaggio di Vodafone “Si”.
Tim e il piano compensativo, le info
Tim, invece, ha deciso di offrire ai suoi clienti, attivi prima della data del 31 marzo 2018 e soggetti a fatturazione a 28 giorni, la possibilità di attivare una promozione gratuita fino al 31 ottobre 2019. Essi potranno scegliere tra Tim Vision e quindi fruire della tv di Tim con tutti i suoi contenuti, il servizio “Chi è” grazie al quale si potrà visualizzare il numero di chiama sul display del proprio apparecchio telefonico di casa o “Extra Voice”, servizio mediante il quale sarà possibile chiamare numeri fissi e mobili nazionali senza limiti.
Infine si potrà scegliere tra “Max Speed” per navigare in internet alla massima velocità fino a 100 Mbit al secondo o “Voce Internazionale” per chiamare telefoni fissi di Canada, Europa Occidentale e Stati Uniti senza limiti.
Il cliente avrà la possibilità di scegliere uno tra questi servizi non ancora attivi sulla sua linea e sfruttarlo in forma del tutto gratuita per sei mesi. Al termine di tale periodo, poi, esso verrà disattivato in automatico senza nessun onere per il cliente. Qualora non si accetti nessuna delle offerte su indicate si potrà chiedere a Tim la restituzione dei giorni erosi con fatturazione a ventotto giorni mediante i soliti canali conciliativi.
Wind-Tre e Fastweb: le offerte alternative al rimborso
Nel caso di Wind-Tre, i clienti interessati dalla fatturazione a ventotto giorni sia di rete fissa che convergente potranno collegarsi all’area clienti per conoscere tutte le offerte a loro dedicate. Tra queste segnaliamo giga gratuiti ed acquisto per telefoni cellulari. Il catalogo, in ogni caso, sarà in continuo aggiornamento e alcune delle offerte proposte saranno limitate.
Infine Fastweb, oltre alle numerose proposte che si potranno visionare nella propria pagina personale, ha presentato ad aprile il servizio “Wow Space” ovvero lo spazio illimitato sul cloud per caricare musica, foto o altri file del cellulare. Tale offerta, però, al momento risulta essere scaduta ma l’operatore dal logo giallo ha comunicato ai clienti che proporrà nuove soluzioni che si potranno visualizzare nella propria area clienti.
Anche se le offerte proposte siano legittime e legali, ma non sono quantificabili in denaro. Potrebbero, quindi, non essere un vantaggio per il cliente. Pertanto, è opportuno attendere il 4 luglio 2019, data in cui il Consiglio di Stato dovrebbe pronunciarsi sulla vicenda
Il Giudice di Pace di Napoli, ha dato ragione ad un contribuente che impugnava l'atto di intimazione di pagamento, utilizzando lo strumento di opposizone ex art 615 c.p.c..con la sentenza 22677/2018 è stata annullata l'intimazione di pagamento e le cartelle di pagamento in essa indicata.sentenza27622-2018gdpnapoli